Fondazione

Gli anni Ottanta sono stati indelebilmente colorati di azzurro. L’entusiasmante cavalcata dell’era-Maradona, con due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa Uefa, una Supercoppa è seguita alla nascita del Napoli Club Isola di Capri.
Un gruppo di tifosi capresi, uniti dalla passione per il Napoli e spinti dal desiderio di ritrovarsi per gioire, trepidare, soffrire insieme per la propria squadra, decise di costituirsi in Club.
image003Nacque così il Napoli Club Isola di Capri, intitolato al grande Costanzo Celestini, primo ed unico caprese approdato sullo scenario prestigioso della serie A.
Da allora molte persone, uomini e donne, giovani e meno giovani, intere famiglie, hanno contribuito a mantenerlo in vita attraverso la partecipazione attiva allo stadio ed agli eventi organizzati nel corso degli anni.
Centinaia sono gli episodi, gli aneddoti, i ricordi che durante questi anni si sono manifestati, sempre e comunque legati a quel filo conduttore che è la passione e l’amore per la maglia azzurra.

image002Il racconto di circa trent’anni di vita del Club prende le mosse dall’estate 1985. Riuniti presso l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, un gruppo di capresi, amanti del calcio e contemporaneamente di provatissima fede azzurra, presero in considerazione la possibilità di raggruppare i numerosi tifosi locali in un Club. L’idea venne perfezionata in successivi contatti con Costanzo Celestini e così’, agli inizi di agosto, presso la futura sede, si riunì la prima assemblea sociale.
I circa quindici soci fondatori nominarono il Consiglio Direttivo che, a sua volta, elesse quale primo Presidente l’indimenticabile Sebastiano Russo, gestore del Circolo. La carica di vice-presidente fu affidata a Pietro Russo, da segretario fungeva Costanzo Ruocco.
I consiglieri erano: Germano Bladier, bandiera del calcio caprese, Gerardo De Mase, Alberto Barretta, Gaetano Gargiulo, Costanzo Ramazio, Michele Pennacchio. Presidente onorario fu nominato Francesco “Ciccio” Staiano, altro pilastro del tifo azzurro isolano.
Risolto il problema principale legato alla sede, iniziò la fase del tesseramento. Furono 305 i soci dell’anno inaugurale. E l’inaugurazione, appunto, ebbe luogo il 25 settembre 1985.

Molti gli “amici” del Club, su tutti il Dott. Enrico Verga, già consigliere della SSC Napoli nella presidenza Ferlaino. Lo stesso presidente partecipò a molteplici attività del Club, che sull’Isola divenne ben presto un punto di riferimento per i calciatori ed i dirigenti, che soprattutto nei lunedì trascorrevano il giorno di riposo. Erano soci onorari del Club tutti i membri del Consiglio di Amministrazione della SSC Napoli.

Le prime attività furono improntate a favore di quanti tutte le domeniche si recavano allo stadio, con la richiesta di apposite corse di aliscafi, e tutto quanto potesse rendere meno “arduo” per gli isolani, recarsi sulla terraferma.

Breve cronistoria…
Fatti ed aneddoti, naturalmente legati ai successi (e non) della squadra.

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